L’obbligo di deposito dei bilanci
L’art. 48, comma 3, del Codice del terzo settore prevede l’obbligo di deposito presso il Registro Unico del Terzo Settore – RUNTS dei bilanci e rendiconti (compresi i rendiconti relativi alle raccolte fondi).
La funzione del deposito dei bilanci
La pubblicazione dei bilanci nel RUNTS ha la funzione “democratica” di garantire la conoscibilità all’esterno delle attività svolte dagli ETS. A maggior ragione, ciò vale per gli enti di grandi dimensioni, ricordando che ove si superi 1 milione di euro di entrate scatta l’obbligo di redazione del bilancio sociale. Ulteriormente, il deposito consente l’esercizio dei poteri di controllo da parte dello stesso ufficio del Registro Unico, che è il presupposto per l’applicazione di eventuali misure sanzionatorie.
La scadenza nelle recenti modifiche
In esito alla modifica applicata al d.lgs. n. 117/2017 ad opera della l. n. 104/2024, nondimeno, il termine dell’adempimento è divenuto “mobile” poiché scade a 180 giorni dalla scadenza dell’esercizio di bilancio. Pertanto, per definire la scadenza effettiva, occorre avere contezza del ciclo di bilancio dell’Ente del Terzo Settore.
I chiarimenti resi dal Ministero per l’anno 2025
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha precisato con comunicazione pubblicata sul proprio sito istituzionale (https://www.lavoro.gov.it/notizie/pagine/enti-del-terzo-settore-deposito-di-bilanci-rendiconti-chiusi-al-31-dicembre-2024) che il termine di 180 giorni per il deposito dei bilanci e documenti correlati per gli Enti del Terzo Settore il cui esercizio chiude al 31 dicembre scade il 29 giugno. Nondimeno, siccome nell’anno corrente il giorno predetto è domenica, deve ritenersi che lo stesso risulti prorogato automaticamente al successivo lunedì 30 giugno.
di Giacomo Biasutti, Professore associato di Diritto amministrativo, Università degli Studi di Trieste
