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affidamenti servizi sociali–applicazione normativa del Codice Appalti–coordinamento con il Codice del Terzo Settore- casi di esclusione –
Le Linee Guida qui in commento sono state adottate da parte di ANAC in seguito all’approvazione del d.l. 76/2020 che ha innovato le disposizioni del codice dei contratti pubblici sugli affidamenti dei servizi sociali.
Pur essendo prive di efficacia vincolante, le nuove Linee Guida hanno lo scopo di garantire l’omogeneità dei procedimenti amministrativi e lo sviluppo di buone pratiche da parte delle stazioni appaltanti.
Il documento, molto atteso dal mercato, attua un coordinamento tra i due sistemi normativi (codice contratti pubblici e codice del terzo settore), applicandosi a tutte le fattispecie soggette a procedura di evidenza pubblica (tassativamente individuate dal Codice dei contratti) e sempreché le stazioni appaltanti non intendano organizzare detti servizi secondo le forme previste dagli artt. 55-57 Codice del Terzo Settore (co-programmazione, co-progettazione, stipula di convenzioni con le Organizzazioni di volontariato o le Associazioni di Promozione Sociale o forme di autorizzazione o accreditamento previste dalla normativa regionale)
Individuate le ipotesi estranee (par. 2) e quelle escluse (par. 3) dall’applicazione del codice dei contratti pubblici, il documento chiarisce i principi e le regole applicabili nell’affidamento dei servizi sociali (indicati nell’allegato IX del Codice dei contratti), sia nei settori ordinari sia in quelli speciali.
Da ultimo le Linee Guida si concentrano anche sui regimi derogatori contemplati dal codice, consistenti negli appalti riservati alle organizzazioni di cui all’art. 143 e quelli riservati ai sensi dell’art. 112 del Codice.
(Clara Silvano)