Il Superbonus 110% rappresenta una straordinaria occasione per gli Enti del Terzo Settore (ETS) come Organizzazioni di Volontariato (ODV), Associazioni di Promozione Sociale (APS) e Onlus. Recenti modifiche normative e nuove opportunità di finanziamento rendono questo incentivo ancora più rilevante.
Beneficiari e Requisiti
Gli ETS possono accedere al Superbonus se operano nel settore socio-sanitario e possiedono immobili classificati nella categoria catastale B/1. È fondamentale che gli amministratori degli enti non percepiscano compensi, requisito essenziale per evitare sanzioni e il recupero del credito d’imposta. L’immobile oggetto degli interventi deve essere posseduto a titolo di proprietà, usufrutto o comodato gratuito con data certa anteriore al 1° giugno 2021.
Interventi Ammissibili
Il Superbonus copre lavori di efficientamento energetico, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Gli interventi devono migliorare di almeno due classi energetiche l’edificio o, se non possibile, portarlo alla classe energetica più alta.
Limiti di Spesa e Calcolo
Per gli ETS con immobili di grandi dimensioni, i limiti di spesa possono essere calcolati in base alla superficie complessiva dell’edificio. Questo consente una maggiore flessibilità nell’accesso all’incentivo.
Riferimenti Normativi
Il Superbonus 110% è disciplinato dall’articolo 119 del Decreto Rilancio (Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77). Modifiche successive includono la Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021) e il Decreto Legge 14 agosto 2020, n. 104 (Decreto Agosto). Gli ETS devono inoltre rispettare le disposizioni del Codice del Terzo Settore (Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117).
Novità Legislative
Il Decreto-Legge 29 marzo 2024, n. 39, convertito con modificazioni dalla Legge 23 maggio 2024, n. 67, ha introdotto ulteriori condizioni per l’accesso al Superbonus, limitando l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Le nuove condizioni includono la necessità di aver presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) e di aver adottato una delibera assembleare per l’esecuzione dei lavori.
Fondi Aggiuntivi
Un’importante novità è l’istituzione di un fondo di 100 milioni di euro per il 2025, destinato a ODV, APS e Onlus per interventi di riqualificazione energetica e strutturale. Questo fondo non è cumulabile con i benefici del Superbonus, ma rappresenta un ulteriore supporto per gli enti che vogliono migliorare le proprie infrastrutture.
Il Superbonus 110% e i nuovi fondi rappresentano un’opportunità significativa per gli Enti del Terzo Settore di migliorare le proprie strutture, riducendo i costi energetici e l’impatto ambientale. Tuttavia, è essenziale rispettare rigorosamente le condizioni e i requisiti previsti per evitare sanzioni e garantire il pieno accesso ai benefici fiscali.
di Andrea Crismani, Professore ordinario di Diritto amministrativo, Università degli Studi di Trieste, Direttore del Master DMTS