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Le novità della legge di bilancio per il Terzo Settore: il Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità

La legge 30 dicembre 2023 n. 213

Con la legge 231/2023 è stato alfine approvato il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026. Il testo contiene importanti novità poiché ha la funzione di programmare la spesa dello Stato in armonia con quelli che sono gli obbiettivi di fiscalità generale all’interno dei vincoli dell’Unione Europea.

Legge di bilancio e Terzo Settore

Tra le novità di maggiore interesse nell’ambito della legge di bilancio per quanto riguarda il terzo settore, vi è l’istituzione nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, ad opera di un Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità. Il fondo è divenuto attivo a partire dal 1° gennaio 2024 con una dotazione di euro 552.177.454 per l’anno corrente (art. 1, comma 210).

Gli obbiettivi del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità

Le disponibilità finanziare del Fondo unico sono vincolate a precisi interventi a favore dei soggetti diversamente abili (art. 1, comma 213).

Nello specifico:

a) potenziamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado;

b) promozione e realizzazione di infrastrutture, anche digitali, per le politiche di inclusione delle persone con disabilità, anche destinate ad attività ludico-sportive;

c) inclusione lavorativa e sportiva;

d) turismo accessibile;

e) iniziative dedicate alle persone con disturbi del neuro-sviluppo e dello spettro autistico;

f) interventi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare;

g) promozione della piena ed effettiva inclusione sociale delle persone sorde e con ipoacusia, anche attraverso la realizzazione di progetti sperimentali per la diffusione di servizi di interpretariato in lingua dei segni italiana (LIS) e videointerpretariato a distanza nonché per favorire l’uso di tecnologie innovative finalizzate all’abbattimento delle barriere alla comunicazione;

h) promozione di iniziative e di progetti per l’inclusione, l’accessibilità e il sostegno a favore delle persone con disabilità, di particolare rilevanza nazionale o territoriale, realizzati da enti del Terzo settore o con il coinvolgimento degli stessi, in attuazione del principio di sussidiarietà.

L’utilizzo dei fondi

Ai fini dell’utilizzo concreto dei fonti, la legge di bilancio demanda a successivi decreti attuativi da adottarsi ad opera delle strutture ministeriali competenti. Gli enti locali destinatari dei fondi a finanziamento delle proprie progettualità saranno poi sottoposti a monitoraggio e controllo a decorrere dal 2025 quanto all’effettivo raggiungimento degli obbiettivi proposti.

di Giacomo Biasutti, Professore associato di Diritto amministrativo, Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

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