Il Fondo per la Repubblica Digitale: che cos’è?
Il Fondo per la Repubblica Digitale è stato istituito con il decreto legge n. 152 del 6 novembre 2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 233 del 29 dicembre 2021, art. 29. Si tratta di una misura adottata nell’ambito delle disposizioni volte alla realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR. Si tratta di una particolare ipotesi di partenariato pubblico-privato poiché esso e alimentato con erogazioni che provengono dalle fondazioni di origine bancaria e le sue linee d’azione sono determinate in partnership tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e l’ACRI.
Gli obbiettivi del Fondo
Le erogazioni del fondo sono volte a dare attuazione al PNRR. Nello specifico, esse sono rivolte alla realizzazione di progetti attinenti alla formazione, all’educazione e all’inclusione digitale, con la precipua finalità di accrescere le competenze digitali. Ciò anche con l’obbiettivo di migliorare gli indicatori del Digital Economy and Society Index (DESI) della Commissione europea, che vedono l’Italia particolarmente arretrata rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea.
Le modalità con le quali fruire dei fondi a disposizione
Le modalità concrete di spendita delle risorse del Fondo sono state definite attraverso una intesa raggiunta tra Governo e ACRI, che potete trovare cliccando qui. Nello specifico, i finanziamenti vengono erogati sulla base di bandi competitivi, con invito alla presentazione di progetti che rispondano alle linee di azione del Fondo stesso. Nello specifico, possono partecipare a questi bandi soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e soggetti del terzo settore, da soli o in partnership
Potete trovare i bandi in pubblicazione a questo link.
di Giacomo Biasutti, Professore associato di Diritto amministrativo, Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali