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Salute: Riccardi, master terzo settore consolida alleanza sociale

Si apre il filone delle Tesi di Laurea in tema di ETS. Ci è gradito segnalare la Tesi di laurea triennale in diritto amministrativo nel Corso di laurea in Scienze Politiche e dell’Amministrazione presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Trieste di Dzenan Meskovic
La tesi su “Il procedimento di iscrizione al RUNTS, approfondimenti sulle ipotesi di sospensione e interruzione procedimentale ai sensi del D.M. 106/2020” analizza il funzionamento del Registro unico nazionale del Terzo settore; strumento introdotto dal legislatore per raggiungere l’omogeneità e la trasparenza di trattamento tra ETS, superando la frammentazione derivante dalla presenza di molteplici registri territoriali.

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Il procedimento di iscrizione al RUNTS- Tesi di laurea

Si apre il filone delle Tesi di Laurea in tema di ETS. Ci è gradito segnalare la Tesi di laurea triennale in diritto amministrativo nel Corso di laurea in Scienze Politiche e dell’Amministrazione presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Trieste di Dzenan Meskovic
La tesi su “Il procedimento di iscrizione al RUNTS, approfondimenti sulle ipotesi di sospensione e interruzione procedimentale ai sensi del D.M. 106/2020” analizza il funzionamento del Registro unico nazionale del Terzo settore; strumento introdotto dal legislatore per raggiungere l’omogeneità e la trasparenza di trattamento tra ETS, superando la frammentazione derivante dalla presenza di molteplici registri territoriali.

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Nozione di interesse sociale

Gli Enti del Terzo Settore, come noto, per essere qualificati come tali, devono svolgere, ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. 117/2017, attività di interesse generale.
Tuttavia, alcune delle attività elencate all’art. 5, costituiscono “attività di interesse generale”, solo se presentino i caratteri dell’ “ interesse sociale” o addirittura “di particolare interesse sociale”.
Si tratta in particolare delle attività culturali di interesse sociale con finalità educativa (lett. d), delle attività di ricerca scientifica di particolare interesse sociale (lett. h), l’organizzazione e la gestione di attività culturali, artistiche e ricreative di interesse sociale (lett. i), l’organizzazione di attività turistiche di interesse sociale culturale e religioso (lett. k).

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Terzo settore a impatto sociale

Un nuovo virus si aggira per l’Italia e per il mondo intero: il virus della valutazione d’impatto sociale (VIS). Lentamente sta contagiando tutte le organizzazioni, dalle società benefit alle multinazionali tradizionali, dagli istituti bancari agli enti filantropici, dalle pubbliche amministrazioni agli Enti del Terzo Settore (ETS). La VIS si propaga secondo modalità diversificate: per ottemperare a normative, per imitazione, per libera e convinta volontà delle figure apicali delle organizzazioni. Quasi tutti i bandi di finanziamento, siano essi pubblici o privati, prevedono oggi una sezione dedicata alla VIS. Tra gli ETS la propagazione è sostenuta anche dalle “Linee guida per la realizzazione di sistemi di valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte dagli enti del Terzo settore” (Decreto 23 luglio 2019 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali).

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Linee Guida ANAC recanti indicazioni in materia di affidamenti di servizi sociali approvate con Delibera n. 328 del 27 luglio 2022

Affidamenti servizi sociali–applicazione normativa del Codice Appalti–coordinamento con il Codice del Terzo Settore- casi di esclusione –

Le Linee Guida qui in commento sono state adottate da parte di ANAC in seguito all’approvazione del d.l. 76/2020 che ha innovato le disposizioni del codice dei contratti pubblici sugli affidamenti dei servizi sociali.
Pur essendo prive di efficacia vincolante, le nuove Linee Guida hanno lo scopo di garantire l’omogeneità dei procedimenti amministrativi e lo sviluppo di buone pratiche da parte delle stazioni appaltanti.
Le Linee Guida qui in commento sono state adottate da parte di ANAC in seguito all’approvazione del d.l. 76/2020 che ha innovato le disposizioni del codice dei contratti pubblici sugli affidamenti dei servizi sociali.
Pur essendo prive di efficacia vincolante, le nuove Linee Guida hanno lo scopo di garantire l’omogeneità dei procedimenti amministrativi e lo sviluppo di buone pratiche da parte delle stazioni appaltanti.
Il documento, molto atteso dal mercato, attua un coordinamento tra i due sistemi normativi (codice contratti pubblici e codice del terzo settore), applicandosi a tutte le fattispecie soggette a procedura di evidenza pubblica (tassativamente individuate dal Codice dei contratti) e sempreché le stazioni appaltanti non intendano organizzare detti servizi secondo le forme previste dagli artt. 55-57 Codice del Terzo Settore (co-programmazione, co-progettazione, stipula di convenzioni con le Organizzazioni di volontariato o le Associazioni di Promozione Sociale o forme di autorizzazione o accreditamento previste dalla normativa regionale)
Individuate le ipotesi estranee (par. 2) e quelle escluse (par. 3) dall’applicazione del codice dei contratti pubblici, il documento chiarisce i principi e le regole applicabili nell’affidamento dei servizi sociali (indicati nell’allegato IX del Codice dei contratti), sia nei settori ordinari sia in quelli speciali.
Da ultimo le Linee Guida si concentrano anche sui regimi derogatori contemplati dal codice, consistenti negli appalti riservati alle organizzazioni di cui all’art. 143 e quelli riservati ai sensi dell’art. 112 del Codice.

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Nuova disciplina fiscale degli Enti del Terzo Settore introdotta in sede di conversione in legge del decreto Semplificazioni n. 73 del 2022: alcune novità rilevanti

Regime fiscale enti del terzo settore – natura non commerciale delle attività – nozione di costi effettivi – percentuale massima di utile

Il d.l. n. 73/2022, convertito con legge n. 122/2022, introduce modifiche rilevanti al regime fiscale degli ETS ed, in particolare, all’art. 79 del d.lgs. n. 117/2017. La norma prevede che le attività degli enti del terzo settore non hanno natura commerciale e, dunque, possono andar soggette al regime fiscale agevolativo di legge, quando siano svolte a titolo gratuito o a fronte di corrispettivi che non superino i costi effettivi. La novella specifica cosa si intenda per costi effettivi, comprendendovi

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