Il d.l. 39/2024
Il 29 marzo 2024 il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto legge con il quale si interviene in maniera oltremodo significativa sui c.d. bonus fiscali (in particolare quelli riferiti all’edilizia). La prospettiva di fondo è quella di conseguire una riduzione progressiva alla possibilità di utilizzazione e fruizione di questi bonus, specie per i soggetti che risultano avere pendenze in essere con l’erario
Bonus fiscali per gli enti del terzo settore
Il d.l. n. 39/2024 interviene in maniera significativa sulla possibilità di fruire dei bonus fiscali da parte degli enti del terzo settore. In particolare, il relativo art. 1, coma 1, lett. a), elimina, dalla data entrata in vigore del decreto, la possibilità di opzione tra sconto in fattura e cessione del credito in vece della detrazione fiscale dell’ammontare dei lavori. Questa disposizione si applica in particolare agli ETS per tutti i lavori eseguiti successivamente all’entrata in vigore del decreto.
Le criticità applicative
La disposizione in parola restringe notevolmente le capacità applicative dei bonus fiscali per gli Enti del Terzo Settore, con restrizioni che sono partite a far data dal 29 marzo 2024. Questo perché contestualmente è stato pure eliminato l’istituto della remissione in bonus, che consentiva, con il pagamento di una sanzione dall’entità modesta, di poter eseguire la comunicazione necessaria alla fruizione dei benefici sino al 15 ottobre 2024.
Non resta quindi che attendere la conversione in legge del decreto, per comprendere se queste modifiche verranno mantenute come sono o se subiranno una qualche forma di graduazione.
di Giacomo Biasutti, Professore associato di Diritto amministrativo, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università degli Studi di Trieste
